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Conservazione delle risorse genetiche microbiche del suolo

IX Convegno nazionale Biodiversità : Atti del convegno, Vol. 1 Agrobiodiversità e Valorizzazione delle Risorse Genetiche, 2012

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Citations Cited by
  • Title:
    Conservazione delle risorse genetiche microbiche del suolo
  • Author: Benedetti, Anna ; Florio, Alessandro
  • Subjects: Biodiversity and Ecology ; Environmental Sciences
  • Is Part Of: IX Convegno nazionale Biodiversità : Atti del convegno, Vol. 1 Agrobiodiversità e Valorizzazione delle Risorse Genetiche, 2012
  • Description: Scientists now know that the complex processes carried out by the soil biota (including plantroots) have significant effects on the health of ecosystems, the quality of soils, the incidence ofsoilborne plant and animal pests and diseases and, consequently, on the quality and yields ofcrops. The ecosystem services provided by soil organisms that may influence agriculturalproductivity include the decomposition and cycling of organic matter, the regulation ofnutrients availability and uptake, the suppression of pests and diseases, the maintenance ofsoil structure and the regulation of soil hydrological processes, gas exchanges and carbonsequestration, soil detoxification, plant growth control, and pollination of horticultural crops(Bunning and Jimenez, 2003).Biological diversity is defined by the Convention on International Biodiversity (CBD) as “thevariability among living organisms from all sources including, inter alia, terrestrial, marineand other aquatic ecosystems and the ecological complexes of which they are part; thisincludes diversity within species, between species and of ecosystems”. The national strategyfor biodiversity (7th October 2010, www.minambiente.it) sets three main objectives forbiodiversity conservation, the first one deals with protecting and recovering biodiversity andecosystem services in order to provide life on Earth and human health. The second one aimsto promote species and natural and semi-natural ecosystem adaptability to climate change,whereas the third one deals with including biodiversity conservation in current policies.Ex-situ conservation means the conservation of microbial genetic resources outside theirnatural habitats in pure cultures. Although culturable microbial diversity represents only asmall fraction of total microbial diversity (Lynch et al., 2004), it’s extremely important forstudying microrganisms responsible of certain processes and functions. In-situ conservationmeans the conservation of ecosystems and natural habitats and the maintenance and recoveryof viable populations of microbial species in their natural surroundings associated withdomesticated or cultivated species. Each specie releases in soil different plant root exudatesdepending on pedoclimatic and environmental conditions, resulting in the selection of certainmicrobial taxa (Pinton et al., 2001). This means that ex situ conservation alone could notalways guarantee biodiversity conservation. Therefore, microbial biodiversity associated withsoil biological fertility and ecosystem services provided by the soil biota should be preservedthrough an ecosystem plant-soil-microrganism-based approach. Le diverse specie di microrganismi presenti nel suolo hanno ruoli prioritari nelletrasformazioni dell’energia e nei processi biogeochimici, intervenendo nella decomposizionedel materiale organico attraverso processi biodegradativi e nel riciclo di elementi essenzialiquali carbonio, fosforo, azoto ed altri; in tal modo portano a termine specifiche reazioni diossido-riduzione che permettono agli elementi di rendersi così disponibili in forme utilizzabilisoprattutto dalle piante (Alexander, 1977); ai microrganismi del suolo è deputata infatti laconservazione dei numerosi servizi ecosistemici che si svolgono nel suolo (Bunning eJiménez, 2003). La Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (CBD) descrive labiodiversità agricola come “le componenti della diversità biologica relative al cibo eall’agricoltura e tutte le componenti della diversità biologica che costituiscono gli ecosistemiagricoli, anche chiamati agroecosistemi. Le varietà e la variabilità degli animali, delle piante edei microrganismi a livello genetico, di specie e di ecosistema, necessari a mantenere lefunzioni chiave degli agroecosistemi, la loro struttura ed i loro processi”. La Strategianazionale per la biodiversità (7 ottobre 2010, www.minambiente.it) pone tre obiettiviprincipali per la conservazione della biodiversità il primo dei quali è quello di massimizzare lasalvaguardia e il recupero della biodiversità e dei servizi ecosistemici al fine di garantire ilruolo chiave per la vita sulla Terra e il benessere umano. Il secondo vuole favorirel'adattamento delle specie e degli ecosistemi naturali e semi-naturali ai cambiamenti climaticie adottare le opportune misure di mitigazione, mentre il terzo integrare la conservazione dellabiodiversità nelle politiche economiche e di settore.La conservazione dei microrganismi ex situ permette il mantenimento delle risorse genetichemicrobiche del suolo sottoforma di ceppi distinti in coltura pura. Anche se la biodiversità deimicrorganismi coltivabili rappresenta solo una piccolissima parte della realtà ambientale, essarisulta essere estremamente utile ed interessante per conservare e studiare ex situ organismiriconosciuti artefici di un determinato processo o azione. La conservazione in situ prevede lostudio e la conseguente valutazione della biodiversità microbica associata ad una determinatacoltura o specie vegetale. È noto dalla letteratura che ogni specie vegetale rilascia nel suolo, infunzione anche delle caratteristiche pedoclimatiche ed ambientali, essudati radicali, cheselezioneranno una determinata popolazione microbica (Pinton et al., 2001). Questo comportache una conservazione del solo germoplasma vegetale ex situ, potrebbe non garantire ildesiderato risultato di conservazione. Pertanto, nel caso della conservazione della biodiversitàin funzione della fertilità del suolo e delle sue funzioni legate ai servizi ecosistemici da essogarantiti, questa va tutelata e garantita attraverso un approccio di ecosistemico pianta-suolomicrorganismoe l’attivazione di collezioni in situ. Sarà il monitoraggio in situ spaziotemporale a garantire la salvaguardia della biodiversità microbica (Cardinali e Benedetti, inpress).
  • Publisher: CIHEAM-IAMB
  • Language: Italian
  • Source: Hyper Article en Ligne (HAL) (Open Access)

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